Convivere con le perdite di urina: consigli per I familiari delle persone incontinenti

Perdite di urina | IncontinenzaOnline

Finora ci siamo concentrati sui vari modi in cui l’incontinenza può arrivare a condizionare la vita delle persone che ne soffrono; tuttavia, come accade con tantissimi altri disturbi e patologie, le perdite di urina non cambiano solo la vita di chi ne soffre, ma anche quelle di coloro che gli stanno accanto.

Sono soprattutto i familiari a sperimentare i cambiamenti maggiori nella propria routine: a volte perché chi soffre di incontinenza ha bisogno di essere assistito fisicamente nell’andare in bagno, nel lavarsi, etc. (pensiamo agli anziani o alle persone con mobilità ridotta), altre volte semplicemente perché le perdite di urina comportano una serie di cambiamenti che – inevitabilmente – modificano le abitudini di chi le manifesta e dei suoi familiari.

Abbiamo visto spesso che questo disturbo può essere davvero difficile da accettare per chi ne soffre, quindi le persone che stanno loro accanto si ritrovano ad affrontare cambiamenti non solo “pratici” (acquisto di presidi per l’incontinenza, fare più soste durante i viaggi in macchina, etc.) ma anche morali ed emotivi.

Per questo è necessario essere preparati per aiutare un familiare (o un amico) incontinente a vivere la sua condizione nel migliore dei modi, aiutandolo in vari aspetti della vita quotidiana che deve fare i conti con le perdite di urina: ecco una serie di consigli utili!

Essere presenti

Chi soffre di incontinenza spesso tende a chiudersi in se stesso e a isolarsi, facendo addirittura fatica a parlare del proprio problema con il medico.

Possiamo essere d’aiuto accompagnando l’incontinente dal medico e dallo specialista, per dargli più sicurezza; se necessario, possiamo vedere il medico anche da soli (senza il paziente presente) per fare domande che magari potrebbero rivelarsi imbarazzanti, e riferirgli le informazioni una volta a casa, in un ambiente più intimo, con tatto e pazienza.

Non forzare le decisioni

Chi soffre di incontinenza spesso rifiuta le uscite e le interazioni sociali per timore che gli altri si rendano conto del suo problema e per paura di trovarsi in situazioni imbarazzanti.

Sebbene isolarsi non sia la soluzione, non dobbiamo forzare l’incontinente a uscire contro la propria volontà poiché un comportamento del genere potrebbe peggiorare la situazione e la sua insicurezza.

Piuttosto, dobbiamo stargli vicino e cercare di coinvolgerlo in attività che gli permettano di uscire di casa ma comunque di avere la situazione sotto controllo: per esempio andare al ristorante (dove c’è sempre la possibilità di recarsi ai servizi igienici), a casa di amici al corrente del problema, o a fare una passeggiata nei pressi di casa.

Se all’inizio le preoccupazioni dovessero essere più forti del desiderio di uscire, di nuovo, non occorre forzare: cerchiamo di far sentire a proprio agio l’incontinente con le sue scelte, mentre continuiamo a essere un appoggio che lo aiuti a non isolarsi.

Se la situazione dovesse diventare insostenibile (ad esempio se la persona si rifiuta categoricamente di uscire di casa), potrebbe essere necessario l’intervento di una figura di supporto professionale come uno psicologo o uno psicoterapeuta.

Lo stesso discorso vale per le relazioni intime: la sessualità è una degli aspetti più colpiti quando entra in scena l’incontinenza urinaria. E’ quindi normale che l’incontinente non si senta a proprio agio nella sfera intima che – già di per sé – è particolarmente delicata.

I partner delle persone affette da incontinenza dovrebbero dimostrarsi pazienti in questo frangente senza fare pressione sulla propria metà né far pesare la situazione ma, piuttosto, cercando altre forma di intimità che possano rafforzare la sicurezza di chi soffre di perdite di urina.

Programmare le uscite

Quando una persona incontinente esce dalle mura domestiche non vuole lasciare nulla al caso per evitare di trovarsi in situazioni spiacevoli; per farla sentire più al sicuro possiamo decidere insieme le attività da fare nel tempo libero e pianificarle in base alla disponibilità di WC pubblici.

Purtroppo in Italia la maggior parte delle città (anche quelle principali) non mette a disposizione dei cittadini servizi igienici pubblici se non in pochi luoghi, spesso a pagamento e senza una particolare attenzione alla pulizia.

E’ possibile comunque prendere nota di bar e strutture con WC a cui ricorrere in caso di bisogno (all’inizio, magari, meglio evitare le passeggiate quando la maggior parte degli esercizi è chiusa, come spesso accade di domenica pomeriggio)

Dare priorità alla loro comodità

Chi non ha problemi di salute, generalmente, non ha nulla in contrario a prendere i mezzi pubblici o, al cinema, a sedersi in un posto piuttosto che un altro: queste situazioni invece possono essere delicate per chi soffre di incontinenza e, quindi, dobbiamo prendere qualche accorgimento in più.

Se siamo al cinema, a teatro o a una riunione, per esempio, lasciamo che chi soffre di perdite di urina si sieda in un posto da cui può accedere velocemente al bagno senza che debba chiedere alla persona al suo fianco di alzarsi (quindi preferire i post che danno al corridoio o vicino all’uscita).

Allo stesso modo, se possibile, assecondare il suo eventuale desiderio di spostarsi con la macchina e non coi mezzi pubblici: non solo perché con la macchina siamo in grado di effettuare tutte le soste di cui abbiamo bisogno ma anche perché, purtroppo, la maggior parte dei mezzi pubblici come treni o autobus per le lunghe percorrenze ha servizi igienici poco puliti o mal funzionanti sui quali non sempre è possibile fare affidamento.

Scegliere insieme i presidi per l’incontinenza

I presidi per l’incontinenza sono prodotti molto importanti che potrebbero entrare a far parte della vita di chi soffre di perdite d’urina per molto tempo.

Per questo scegliere il prodotto giusto è molto importante e, se l’incontinente lo desidera, possiamo aiutarlo in questa decisione, valutando i pro e i contro dei vari presidi ed individuano quello più adatto alle sue esigenze.

Se la persona dovesse sentirsi imbarazzata nel condividere questo genere di informazioni, dobbiamo rispettare la sua scelta, facendoci comunque vedere presenti e disponibili se – nel futuro – volesse il nostro consiglio a riguardo.

Preparare insieme un “kit di emergenza”

E’ utile, prima di uscire per un’attività, preparare un kit di emergenza con biancheria e vestiti di ricambio, salviette umide e presidi assorbenti nel caso fosse necessario cambiarsi fuori casa.

Possiamo aiutare l’incontinente a preparare questo kit pensando insieme alle situazioni che vogliamo evitare ed organizzandoci di conseguenza.

Ricordargli le buone abitudini

Abbiamo visto che l’incontinenza urinaria può essere se non sconfitta perlomeno arginata osservando alcuni accorgimenti ed abitudini nella nostra routine; senza mettere pressione all’incontinente, possiamo ricordargli come queste abitudini possano aiutarlo a migliorare la propria condizione e spronarlo affinché le adotti.

Possiamo essere noi ad adottarle per primi per dare l’esempio!

Ad esempio includendo nella dieta i cibi che mantengono sano l’apparato urinario e che ci mantengono in forma, oppure invitandolo a praticare assieme gli esercizi di Kegel.

Cercare gruppi di sostegno

Stare accanto a una persona che soffre non è certo facile; se la situazione non viene vissuta nel modo corretto è possibile che venga a crearsi un ambiente di convivenza stressante o poco piacevole, e che le relazioni ne risentano negativamente.

Per questo i familiari di coloro che soffrono di incontinenza, se lo considerano necessario, dovrebbero cercare aiuto attraverso gruppi di sostegno composti da persone nella stessa situazione, gruppi nei quali i partecipanti possono scambiarsi consigli, esperienze, dubbi e perplessità.

Può essere utile anche ricorrere al supporto di un terapeuta che ci aiuti nella relazione con chi soffre d’incontinenza, dandoci linee guida sui comportamenti da evitare e quelli da adottare, oltre a sostenerci nei momenti in cui la stanchezza è maggiore.

L’importante, quindi, è rispettare i tempi e le emozioni di chi soffre di incontinenza: non è sempre facile farsi da parte quando qualcuno che lo chiede, così come è altrettanto difficile essere sempre pronti a sostenere l’altro.

Nella relazione con una persona che manifesta una patologia i momenti di stanchezza sono inevitabili e, per il bene di tutte le figure coinvolte, anche chi sta accanto a un incontinente deve poter contare su una rete di sostegno.

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